IoT e cloud, il mix perfetto per una casa hi-tech
Il mercato di smartphone e tablet, seppur sia nella sua fase più florida, non suscita più lo stesso interesse di qualche anno fa. Sarà perché il mercato è ormai saturo oppure perché le aziende non riescono più ad innovare. Oggi le persone sono alla ricerca della prossima disruptive innovation, cioè la prossima categoria di prodotti che farà breccia nel mercato. Forse la risposta è già presente ed è da ricercare nel mercato dell‘Internet of Things. Come riporta L’osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano, il settore dell’IoT ha visto una crescita in Italia (nel corso del 2017) del 32% rispetto all’anno precedente, con un valore di mercato di ben 3.7 miliardi di euro.
Questa crescita costante è stata possibile grazie alla fiducia degli investitori nei confronti delle startup (circa 606 a livello globale secondo L’osservatorio Internet of Things). Ma anche le aziende tradizionali hanno iniziato a intravedere il potenziale di questo settore che può portare ad una raccolta di un gran numero di dati attraverso i dispositivi intelligenti che vengono installati nelle abitazioni. Non a caso, l’incremento di prodotti IoT ha portato allo studio e all’implementazione di soluzioni che permettano di integrare questi dispositivi con piattaforme che, sfruttando algoritmi di intelligenza artificiale, possono elaborare i dati per dare informazioni e consigli all’utente finale.
Per poter sfruttare al massimo le potenzialità dell’IoT è necessario poter salvare una grande mole di dati, così da poter essere disponibili ad rapidamente accessibili da diversi dispositivi, sia da quelli IoT per il salvataggio, sia da smartphone/computer per la lettura e l’analisi dei dati. Una soluzione a questa problematica viene certamente fornita dal Cloud.
Cloud e IoT: crescita e applicazioni
Ambiti di applicazione dell’IoT
Attualmente sono diversi gli ambiti di applicazione dei dispositivi connessi. La domotica è l’antesignana di questo settore. Aziende come Apple e Google, intuendo le potenzialità che avrebbe potuto offrire l’IoT, hanno sviluppato delle piattaforme dedicate e completamente integrate nei loro sistemi operativi. Attraverso lo smartphone è possibile controllare le luci di casa, accendere la caffettiera, aprire il garage oppure rispondere al citofono. Basta dotarsi di dispositivi compatibili con il proprio ambiente.
Il passaggio logicamente successivo è quello dello smart building. Dotando interi edifici di dispostivi intelligenti, è possibile analizzare i dati raccolti per migliorare il consumo energetico, gestire efficacemente gli apparecchi multimediali e migliorare il controllo e la sicurezza degli ambienti.
Un altro settore ampiamente colpito (in positivo) è quello relativo ai pagamenti digitali tramite smartphone. Apple Pay, Samsung Pay e Google Pay sono le principali piattaforme utilizzate per i pagamenti smart. Basta associare una carta di credito (compatibile con i pagamenti digitali) al proprio smartphone e diventa possibile effettuare pagamenti semplicemente poggiando il telefono (o l’orologio smart) al POS.
Inoltre non bisogna dimenticare come dispositivi quali orologi o smart band siano diventati essenziali per molte persone. Grazie ad essi è possibile monitorare i nostri parametri vitali e ricevere consigli per condurre uno stile di vita sano. Ad esempio, l’Apple Watch consente di tenere monitorato il battito cardiaco e segnala se in un intervallo di tempo di 10 minuti ci sono state delle irregolarità. Inoltre, in uno degli ultimi aggiornamenti è stato previsto l’invio di un messaggio a familiari o amici nel caso di cadute ed è anche possibile effettuare un elettrocardiogramma e condividerlo con il proprio medico.
Il Cloud di Aruba e l’esempio di Smart Domotics

Per mostrare le potenzialità dell’IoT e capire quanto il Cloud sia fondamentale per questi dispositivi, è stato preso in esame Smart Domotics. È un progetto completamente italiano che si pone l’obiettivo di analizzare i consumi energetici delle proprie abitazioni oppure di interi edifici così da ottimizzare il risparmio energetico ed evitare sprechi. Smart Domotics offre quattro prodotti che si contraddistinguono per il profilo di utilizzo: smart-dom pensato per le abitazioni, smart-dompro adatto alle aziende e smart-dom Pro Medium e smart-dom Pro XL per utilizzi più avanzati.
Alla base di smart-dom c’è un apparecchio digitale che deve essere installato nel quadro elettrico della propria abitazione. L’obiettivo è quello di monitorare i consumi dell’energia elettrica, del riscaldamento, dell’illuminazione e, qualora si utilizzino dei pannelli solari, anche delle fonti rinnovabili. Il dispositivo è facilmente configurabile collegandosi tramite il computer (o lo smartphone) al pannello di controllo che offre anche una visione di insieme di tutti i dati raccolti. Questi dati possono essere archiviati in due modi differenti: in locale in una scheda micro SD oppure direttamente in Cloud, appoggiandosi alla piattaforma di Aruba. Utilizzando l’acquisizione in Cloud, viene messo a disposizione un pannello di controllo online sempre accessibile dall’utente che mostra tutti i dati raccolti da smart-dom, così da poter essere analizzati per comprendere in quali aree bisogna agire per ridurre gli sprechi e migliorare l’efficienza energetica.
Questo strumento interviene in maniera pro-attiva nella gestione e ottimizzazione dei consumi. Ad esempio, in presenza di un impianto fotovoltaico, i consumi della casa vengono gestiti in modo tale da massimizzare l’autoconsumo e sfruttare il più possibile le fonti di energia rinnovabili. Inoltre smart-dom riesce ad agire sul riscaldamento (funzionando da termostato intelligente) e può ottimizzare la produzione di acqua calda, annullando quasi completamente i costi di produzioni in presenza di un impianto fotovoltaico. In tempo reale è possibile valutare i consumi e la spesa effettiva e sono previsti dei sistemi di alert che inviano tramite email o SMS la presenza di disservizi, blocchi o malfunzionamenti.
Smart Domotics si basa sulla connettività ed è un chiaro esempio di come l’IoT, assieme ai servizi Cloud, possa aiutare a sviluppare idee remunerative e allo stesso tempo eco-friendly. Una famiglia può trarre molti vantaggi da una soluzione del genere, potendo gestire in maniera intelligente tutti i consumi della casa. Penso inoltre che i vantaggi più grandi possano derivare dall’utilizzo di questi dispositivi nelle aziende, dove è veramente complesso poter gestire tutte le fonti di energia. Un prodotto come smart-dom, che consente da un unico punto di accesso (grazie alla raccolta dei dati in cloud) la visione e la gestione dei consumi dell’edificio, può portare ad una riduzione considerevole di sprechi e di conseguenza ad una riduzione dei costi delle bollette.